Testo Presidente Antonio Bondesani

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    Care Amiche e cari Amici,

    ci affacciamo insieme a questo nuovo anno rotariano in cui avete concesso l’onore di guidare il nostro club a me ad ai membri del consiglio direttivo, che, con disponibilità ed entusiasmo di cui li ringrazio infinitamente fin d’ora, hanno accettato di affrontare la sfida della ripartenza dopo tanti mesi difficili.

    Inizieremo certamente incontrandoci di persona, vedendoci all’aperto, facendo tutto il nostro meglio per prevenire i rischi per tutti, tenendo conto delle eventuali fragilità di ciascuno, con l’auspicio che anche il prosieguo dell’anno ci consenta il piacere di stare, e soprattutto di fare, cose insieme.

    A questo proposito, credo che l’emergenza che abbiamo vissuto abbia reso evidente come  il modello socio economico della nostra comunità, locale e non, sia  in rapida trasformazione. Secondo il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, “… la pandemia è un campanello d’allarme senza precedenti, che mette a nudo profonde disuguaglianze ed espone proprio i fallimenti che sono affrontati nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” e “… questo è il momento del cambiamento, per un profondo spostamento sistemico verso un’economia più sostenibile che funzioni sia per le persone che per il pianeta”.

    L’anno che verrà costituirà una formidabile occasione per riflettere insieme su tanti temi che saranno cruciali per l’evoluzione del nostro contesto e, perché no, per cercare di contribuire all’evoluzione stessa, con le nostre capacità e le nostre disponibilità.

    A questo fine, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, anche nelle nostre conviviali e nei nostri caminetti, cercheremo di occuparci, tra l’altro, di impresa, in termini di fattori che ne favoriscono la nascita e la crescita sostenibile, con particolare riguardo all’uguaglianza di genere. Analogamente abbiamo in mente approfondimenti riguardanti le  nuove modalità di svolgimento dell’attività lavorativa resa possibile dallo sviluppo delle esperienze recenti e dalla tecnologia, nonché le  ricadute dell’intelligenza artificiale sul nostro sistema economico e sociale, a partire dalla nostra comunità locale.

    Sempre rivolti alla stesso scopo, in continuità con l’approccio dell’anno appena concluso, cercheremo di sviluppare, insieme a club di diversi Paesi, un grande progetto volto a migliorare la vita di una comunità in modo duraturo. Abbiamo concepito un Global Grant finalizzato a consentire ad una giovane donna proveniente da un Paese in via di sviluppo (Sud Sudan) la partecipazione al master di primo livello “Master in global economics and social affairs” gestito ed erogato dalla Challenge School dell’Università di Venezia Ca’ Foscari unitamente all’International Labour Organization (agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere la giustizia sociale e i diritti umani internazionalmente riconosciuti, con particolare riferimento a quelli riguardanti il lavoro). Intendiamo così contribuire a sviluppare la capacità e le relative conoscenze utili ad imparare e affrontare con successo sfide complesse di cambiamento in contesti in evoluzione, quali sono tipicamente quelli dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo. La scelta di una donna non è casuale bensì frutto di una precisa scelta correlata alla portata innovativa se non addirittura per certo versi “rivoluzionaria” nel contesto di provenienza – ma non solo – di vedere in una donna e non necessariamente in un uomo chi “sa” e “sa fare”.

    Quando abbiamo iniziato ad elaborare questo progetto non sapevamo che una delle principali linee d’azione del Presidente Internazionale Shekhar Meta sarebbe stata “Empowering girls”, cioè il “fornire capacità alle ragazze garantendo loro accesso all’istruzione, alle risorse, ai servizi e alle opportunità, in modo che le future generazioni di donne leader abbiano gli strumenti necessari per avere successo”, ma il fatto di averlo scoperto ci corrobora e ci dà grande fiducia di essere sulla giusta lunghezza d’onda.    

    Il nostro club è davvero ricco di esperienze e di idee e abbiamo già ricevuto diverse bellissime indicazioni circa ulteriori attività e services che potremo realizzare insieme. E’ mio desiderio parlare con ciascun socio per confrontarmi personalmente sulle aspettative e sulle idee rispetto a ciò che può fare il Rotary, che è davvero tanto. Voglio quindi ringraziarVi fin d’ora del contributo di pensiero, di tempo e di disponibilità rotariana che ciascuno potrà dare.  

    Buon Rotary a tutti!

    Antonio Bondesani