Cronaca della riunione del 6 luglio 2023 ore 19,30 (prima dell’anno rotariano)

    158

    APERICENA E TAVOLA ROTONDA

    Il Rotary Club Ferrara ha inaugurato il ciclo di tavole rotonde dell’anno rotariano 2023-2024 con un confronto tra esperti sul tema dell’economia circolare. L’appuntamento di giovedì 6 luglio negli spazi di Laboratorio Aperto (ex Teatro Verdi) ha visto il coinvolgimento di tre ospiti di alto profilo: Massimiliano Mazzanti, direttore di dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara; Gian Luigi Zaina, amministratore delegato dell’azienda Della Rovere, fashion company  specializzata nella produzione e marketing di maglieria di alta gamma e Maria Silvia Pazzi, fondatrice e CEO di Regenesi, impresa fondata nel 2008 che produce accessori di alta moda e design sostenibili.

    La presidente Adele Del Bello ha introdotto così i lavori della serata: “Abbiamo voluto riunire attorno al tavolo uno studioso di rilievo internazionale, un imprenditore con un ruolo chiave all’interno di Confindustria e un’imprenditrice che è stata una vera e propria pioniera nel campo dell’economia circolare e che oggi è impegnata nel fornire supporto ad altre aziende che vogliono intraprendere il medesimo percorso. Il tema dell’economia circolare rappresenta in realtà una porta d’accesso per discutere di tante altre sfide che ci attendono nel futuro e che ci coinvolgono tutti in prima persona nella vita personale e nel lavoro”.

    L’ora e mezza di interventi a rotazione ha delineato un quadro che fa ben sperare, perché dati alla mano le imprese italiane sono più virtuose di altre dell’Unione Europea, soprattutto se si tratta di ottimizzare le risorse e riutilizzarle. Ha spiegato Zaina: “Usiamo bene le materie prime e siamo bravi nell’evitare di sprecarle. Negli ultimi anni ci sono stati tanti investimenti sulla sostenibilità, anche per quanto riguarda l’organizzazione. È l’unico modo per non perdere il passo a livello globale”.

    Il professor Mazzanti ha sottolineato come il buon funzionamento dell’economia circolare non passi esclusivamente da una maggiore coscienza ambientale e dai progressi tecnologici: “Non c’è solo la partita dell’innovazione, ma anche quella dell’aggiornamento dei processi organizzativi e delle risorse umane. Dalla selezione e dal coinvolgimento delle persone, soprattutto tra le nuove generazioni e in funzione della ricerca, dipenderà un pezzo consistente della nostra economia”.

    Maria Silvia Pazzi ha portato la sua testimonianza di imprenditrice che con Regenesi già nel lontano 2008 ha deciso di ridare nuova vita ai materiali scartati: “Ho voluto riprendere una tradizione che era quella dei nostri nonni, ossia quella del riuso. Ma con l’ambizione di trasformare i rifiuti in bellezza, grazie a collaborazioni con creativi di altissimo livello. Quello che per essere uno scarto per me può diventare una risorsa per qualcun altro e senza compromessi sulla qualità e sulla durabilità del prodotto finale”.

    (comunicato stampa del 07 07 23)